Zarra Bonheur è un progetto collettivo che nasce dalla condivisione delle esperienze, dei testi, delle pratiche e dei corpi che vi prendono parte.
Zarra Bonheur si propone di:
- Tradurre la letteratura accademica in azioni collettive nello spazio pubblico
che possano trasformare le ricerche in pratiche.
- Contaminare luoghi rendendoli luoghi "porosi". Il binomio "spazio pubblico / spazio privato" può essere messo in discussione attraverso la creazione di "spazi comuni", spazi di condivisione collettiva dove sperimentare e mettersi in gioco, mettendo il proprio corpo, "il primo degli spazi da noi abitati", in relazione con altri corpi e altri spazi.
- Rompere con la divisione teoria/pratica che attribuisce a determinate posizioni la legittimità
di pensare e ad altre posizioni quella di "fare". Così ogni persona, attraverso la propria soggettività, può essere
produttrice di pensiero critico e contemporaneamente agire delle pratiche politiche individuali e/o collettive.
- Trasmettere testi di diversi generi, contesti e provenienze geografiche, cercando di contaminare
la produzione cosiddetta "scientifica", e dunque ritenuta legittima, con le produzioni "dal basso".
- Rielaborare testi. Secondo Zarra Bonheur i testi, una volta pubblicati, non appartengono piu solo alle autrici/autori, ma circolano, sfaldandosi e ricomponendosi, creando nuove prospettive. Le performance diventano uno spazio dove i testi prendono vita per essere diffusi e liberati, attraverso i corpi che vi prendono parte.
- Sperimentare la rottura del detto « c'è un posto e un tempo per ogni cosa ». Chi lo decide ?
Queerizzare il tempo e lo spazio significa non pensarlo e viverlo secondo le norme, secondo
quelle che dovrebbero essere le "tappe" e i "luoghi appropriati" della vita.
- Dar vita a forme di creatività che contaminino la cultura cosiddetta "alta" e "bassa",
per dare vita ad un frutto 'in between', frutto non puro ma di sicuro pazzo.