Laboratorio teotico sulla
cultura sessuale urbana
La dimensione sessuale e sessuata della città è spesso nascosta dietro l’idea che lo spazio pubblico sia uno spazio ‘neutro’ in cui tutte le soggettività e le categorie vengono meno per lasciare spazio all’espressione di una cittadinanza universale, senza genere, sesso, classe, ‘razza’.
In realtà , la sessualità include molti spazi della quotidianità . Per questo la sua importanza nella vita degli individui non può essere confinata entro i limiti della sfera del ‘privato’.
Lo spazio pubblico non è un semplice sfondo, un palcoscenico sul quale si svolgono le azioni umane, una piattaforma statica di relazioni sociali, quanto piuttosto una delle loro dimensioni costitutive, a sua volta prodotto storicamente, riconfigurato e trasformato.
Riscop(r)iamo la città :
la dimensione sessuale dello spazio urbano
Riscop(r)iamo la città è stato a:
Genderotica, Roma, giugno 2013
In questo workshop cercheremo di esplorare la dimensione sessuale e sessuata della città attraverso letture, testi, video, racconti, esempi di esperienze e sperimentazioni. Metteremo in comune le nostre riflessioni, esperienze e percezioni degli/sugli spazi della città per poi, alla fine della giornata, andare a riprenderceli!
Il workshop è aperto a tutt*. Il percorso che porterà all’azione nello spazio pubblico sarà costruito insieme partendo da alcuni stimoli e proposte lanciate nel corso del workshop. Ogni persona potrà decidere nel corso della giornata se partecipare o meno all’uscita e con quali modalità .
Lo spazio pubblico non è uno spazio ‘neutro’ e nemmeno lo spazio ‘di tutt*’, come molto spesso siamo portat* a credere.
Al contrario, viene pensato, gestito e modellato in base a rigide dicotomie, incentrate su binomi come maschio/femmina, lecito/illecito, omosessuale/eterosessuale, giovane/vecchi*, immigrat*/nativ*, san*/malat*.
Questa natura ‘posizionata’ e carica di senso dello spazio sociale si nasconde dietro la naturalizzazione della divisione tra spazio pubblico e spazio privato, a sua volta riflesso della divisione della vita sociale in pubblica e privata.
Lo sviluppo delle città moderne ha contribuito a radicare la divisione tra spazio pubblico e spazio privato, rafforzando l’idea che ci siano corpi che nello spazio pubblico sono ‘fuori luogo’, che si trovino, cioè, nel posto sbagliato. Lo spazio, quindi, è continuamente strumentalizzato per mettere in evidenza l’’alterità ’ dei corpi e, di conseguenza, la loro illegittimità a comparire nello spazio pubblico.